Castello Di Brescia O Rocca Del Cidneo

Castello Lombardia, Brescia - Brescia

Epoca
VIII Secolo
Visitabile
Si, pagamento
Proprietà
Comune

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Descrizione

Il Castello di Brescia (detto anche “Falcone d’Italia”) domina il colle Cidneo, rivolto verso il centro storico della città. Il Cidneo è un blocco di roccia liassica (Médole domeriano), appartenente al blocco dei monti Maddalena e dei Ronchi. Il Cidneo si inserisce nella linea della montagna pedemontana bresciana da Iseo a Brescia e da Brescia a Gavardo.

Il Castello è attorniato da un quadrilatero verde ricoperto di numerosi alberi e circodato da mura difensive. Il cuore del castello è il Mastio edificato dai Visconti di Milano nella prima metà del Trecento. L'edificio, ha base rettangolare con le mura merlate, oggi sede del civico Museo delle Armi “Luigi Marzoli” dove sono visibili alcuni pezzi unici di artiglierie del XV e XVI secolo, ha pianta rettangolare, eretto sulle fondazioni e sui resti di un tempio romano del I secolo d.C.. Di notevole interesse sono i frammenti di decorazione a fresco che ornano gli ambienti dei due piani; essi sono databili con esattezza al periodo di Giovanni Visconti (1343-1354), in quanto compaiono, a fianco di uno stemma abraso, i simboli della sua carica arcivescovile: le chiavi e la mitria. Questo permette di datare anteriormente a quel periodo i muri perimetrali del Mastio e la ripartizione interna dei locali.

Vi si accede attraverso la porta d'ingresso, risalente agli ultimi decenni del XVI secolo, intorno al 1580-1590 e dove si ammira il Leone di San Marco, emblema della Repubblica di Venezia che dominò la città per più di quattro secoli. Superata la porta d'ingresso, per raggiungere il Mastio bisogna oltrepassare un ponte levatoio in corrispondenza della Torre dei Prigionieri. La torre, articolata su tre livelli in casamatta muniti di cannoniera a raggiera è l’ unica a non presentare aperture per l’artiglieria, anche leggera; Il complesso del castello comprende anche diverse altre torri, la Torre dei Francesi, articolata su tre livelli superiori ed un quarto sotterraneo; così denominata perché, dopo lo scoppio di una polveriera, fu ricostruita dai francesi che dal 1509 al 1516 tolsero ai veneziani il dominio sulla città. La Torre Mirabella, di forma cilindrica, è comunemente ritenuta l’unico manufatto di età comunale; la Torre di Mezzo e la Torre Coltrina attribuita all’ingegnere Jacopo Coltrino da cui prende il nome, si trova nell’area settentrionale del castello; di forma cilindrica con alto basamento tronco-conico, è disposta su due livelli ed è collegata ad una cannoniera coperta con volta a botte.

All' interno del complesso del castello troviamo anche i magazzini dell'Olio, risalenti al periodo romano, il Piccolo e Grande Miglio, edifici eretti tra il 1597 e il 1598 e adibiti a magazzini di granaglie. Sono costruzioni a pianta rettangolare con il piano terreno coperto a volte e con paramenti murari in blocchi di medolo accuratamente squadrati. Il Grande Miglio è oggi sede del civico Museo del Risorgimento. Troviamo inoltre il Forte e la strada del Soccorso, “porta di servizio” che permetteva agli assediati di ricevere aiuti dall’esterno, come avvenne nel 1512 con le truppe francesi di Gaston de Foix e nel 1849, durante le Dieci giornate, quando il generale Haynau entrò nel castello liberando dall’assedio la guarnigione austriaca, la palazzina Haynau, così denominata in ricordo dell'avvenimento, La Specola Cidnea "Angelo Ferretti Torricelli", grazie al cui telescopio  per mezzo secolo i bresciani hanno ammirato le meraviglie del cosmo. Nel 1953, infatti, entrava in funzione sul Bastione San Marco il Il rifrattore Ruggieri, con il suo obiettivo a lenti del diametro di 12 cm, che ha fatto scoprire ai visitatori i numerosi crateri lunari, i satelliti Medicei di Giove, gli anelli di Saturno e le calotte polari di Marte. Nel piazzale dell'ala sinistra del Castello, si trova pure il monumento alla Locomotiva  che d'estate vede svolgersi manifestazioni di carattere culturale e cinematografico, ospita una vera locomotiva a vapore, la famosa N°1 della Ferrovia Brescia-Edolo ed i Plastici ferromodellistici del Club Ferromodellistico Bresciano.

Ricordiamo inoltre i 3 baluardi difensivi di San Marco, San Faustino, San Pietro. Collegato al Bastione San Pietro è il Bastione della Pusterla.

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Prezzi ed orari

Tariffe

  • Intero € 4,00 
  • Ridotto € 3,00 (fino ai 18 anni; sopra i 65 anni; studenti universitari; gruppi da 10 a 30 persone; convenzioni)
  • Ridotto scuole € 3,00 
  • Famiglia (1 figlio) € 9,00
  • Famiglia (2 figli) € 12,00
  • Famiglia (dai 3 figli in sù) € 15,00

Integrato Museo delle Armi Luigi Marzoli + Museo di Santa Giulia + Brixia. Parco archeologico di Brescia romana  

(valido due giorni da giovedì a domenica)

  • Intero € 20
  • Ridotto € 15 (gruppi e convenzioni)
  • Ridotto € 12  (dai 14 ai 18 anni e sopra i 65 anni, studenti università e accademie)
  • Ridotto € 8 (scuole e dai 6 ai 13 anni)

Gratuito con: Desiderio Card, Brescia Card, Abbonamento Musei Regione Lombardia, soci ICOM, giornalisti con tesserino, guide turistiche abilitate, giornalisti (con esibizione tessera ordine), persona disabile (con disabilità >75%) e accompagnatore.

Orari di apertura

Dal 1 ottobre al 15 giugno:

- giovedì e venerdì ore 9.00 - 16.00 (chiusura biglietteria ore 15.30)

- sabato e domenica ore 10.00 - 17.00 (chiusura biglietteria ore 16.30)

Dal 16 giugno al 30 settembre:

- venerdì, sabato e domenica ore 11.00 - 19.00 (chiusura biglietteria ore 18.30)

Chiusura

Chiuso tutti i lunedì non festivi.

Come raggiungere

Direzione “centro città”, seguire l’indicazione turistica “Castello”. La domenica il Castello è accessibile solo da via San Faustino (zona nord del centro storico).

Mezzi pubblici: bus C dalla stazione FS sino alla fermata di Via Mazzini, proseguire a piedi, numerosi accessi.

La tua esperienza personale può essere di grande aiuto agli altri viaggiatori. Grazie!




Storia

Probabilmente fu sul Cidneo il primo insediamento umano a Brescia ad opera dei Galli Cenomani che scesero a più riprese in Italia tra il 600 e il 400 a.C. Si ritiena che la parola Brixia derivi da brig o bric che, nella lingua gallica, indicava un monte o una collina.

La prima vera costruzione sul colle Cidneo fu un piccolo tempio dedicato al dio celtico Bergimus. Fu per opera dei Romani, nel I sec. d.C. che fu eretto il tempio monumentale che sarebbe diventato poi il Mastio Visconteo. Con l’avvento del Cristianesimo, fu costruita una grande chiesa di cui oggi rimane solo una delle due torri (nota come torre Mirabella).

Tra gli eventi fondamentali che hanno segnato la storia del castello come efficiente fortezza militare ricordiamo l'episodio del memorabile assedio a Brescia di Federico II, nel 1238, nel corso della sua durissima lotta contro i liberi comuni. Si tratta della dura lotta tra l'imperialismo e la nascente autonomia politica dei comuni lombardi, miracolo di civiltà e di vita sociale ed economica di quel periodo, che vide Federico I, Barbarossa, nonno di Federico II, combattere strenuamente contro di essi e la prima fase di questa lotta si risolse con il saggio compromesso della pace di Costanza (1183).

Successivamente Federico riporta vittorie strepitose, come quella di Cortenuova (Bergamo) ; cattura il Carroccio ; prende prigioniero il podestà di Milano, il veneziano Tiepolo ; annulla la pace di Costanza e stabilisce un nuovo ordinamento che cancella tutte le autonomie comunali, sottoponendo ad un luogotenente imperiale tutto il Nord, che viene suddiviso in cinque parti affidate a cinque vicari. Sarà solo di fronte alla coraggiosa resistenza dell'inespugnata Brescia nel 1238, dopo due mesi di vano assedio, che lo slancio di Federico II si ferma e poi rinuncia al progetto di sottomettere definitivamente i liberi comuni lombardi.

Intanto tra il 1237 ed il 1254 venne realizzato l’allargamento della cinta muraria attorno a Brescia ricca di edifici religiosi, ma anche mercati e fiere. Con la dominazione viscontea, vennero ristrutturate e rinforzate le difese cittadine: nel 1337 i Visconti di Milano realizzarono la cosiddetta “Cittadella Nova”, una cinta muraria che partendo dal castello comprendeva al suo interno gli edifici del Broletto e del Duomo.Nel 1343 Giovanni e Luchino Visconti iniziarono consistenti lavori di ristrutturazione delle fortificazioni sul colle.

Nel 1426 Brescia passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia che modificò ancora le fortificazioni cittadine. Le uniche opere che coinvolsero il castello riguardarono le torri che di cui venne modificata la pianta che da quadra divenne circolare (conserviamo di queste solo una torre del perimetro settentrionale).

Nel 1509 l’esercito francese sconfisse quello veneziano e si impossessò di Brescia e del suo castello. Brescia fu ancora contesa tra gli i padroni francesi ed i veneziani che cercavano di riconquistarla. La repubblica marinara riprese la città nel 1512 . Una volta tornati i veneziani il castello subì ulteriori miglioramenti per colmare i difetti emersi durante la guerra (porta del Soccorso e baluardo della Pusterla).

Quando la repubblica di Venezia spostò la linea del conflitto con Milano sull’Adda, per un lungo tempo poi il castello non fu più ammodernato e lentamente ne iniziò il decadimento tanto che nel 1796, Napoleone non ebbe difficoltà a conquistare Brescia dopo la capitolazione della repubblica di Venezia. Sotto il dominio francese e poi sotto il dominio austriaco il castello fu trascurato e venne relegato a luogo di prigionia.

Nonostante ciò il Cidneo era ancora un ottimo punto di difesa e di attacco, come emerse durante la rivolta delle dieci giornate di Brescia in cui i bresciani subirono numerosi attacchi provenienti dalla guarnigione della fortezza. Nel 1859 le truppe franco-piemontesi riconquistarono Brescia ed il castello tornò ad essere un semplice carcere militare.

Forse l'ultimo episodio legato ad una campagna militare che vide coinvolto il Castello fu nel corso della campagna del 1859. Il 17 giugno e il 18 Giugno entrarono festosamente a Brescia prima Vittorio Emanuele II e poi l'alleato, l'imperatore francese Napoleone III anche lui acclamato dalla folla. I due sovrani, nel loro breve soggiorno, fecero una visita al Castello dimostrando tutta l'importanza militare ed emblematica di esso colpendo positivamente il cuore dei bresciani.

Poco tempo dopo il comune acquistò il colle ed iniziò l’opera di restauro che mutò la funzione della struttura da fortezza militare a centro di svago e sede di eventi pubblici cittadini. Nel XX secolo il castello ha ospitato varie esposizioni temporanee: nel 1904 il Castello si inserisce nella vita cittadina anche come sede di attività economiche, ospitando, con successo, la grande Esposizione bresciana inaugurata dal re Vittorio Emanuele. Fu poi sede di un'altra memorabile Esposizione nel 1909.

Nel 1942 il Cidneo è teatro di un nuovo intervento urbanistico di grande importanza, cioè l'apertura della galleria Tito Speri sotto il colle, terminata nel 1951 per congiungere il centro storico con il Nord. Terminata la Galleria verrà completato l'assetto a parco anche all'interno del Castello, verranno installate la specola astronomica (1953), il nuovo giardino zoologico e i due rinnovati musei del Risorgimento e delle armi Luigi Marzoli (con armature ed armi del periodo medievale).

Bibliografia

"LA VALORIZZAZIONE DEL COLLE CIDNEO E DEL CASTELLO DI BRESCIA UNA GRANDE OPPORTUNITA’ PER LA CITTA’" Giornata di studio sotto il patrocinio del Comune di Brescia - 12 giugno 2009 (Intervento di Marco Vitale: Tutela e sviluppo – Liberi Homines Brixiam Habitantes)

"IL CASTELLO DI BRESCIA SUL COLLE CIDNEO" Testo redatto dal dott. Massimiliano Capella per il Comune di Brescia

 

Indirizzo: Colle Cidneo, Via del Castello 9

Facilities

  • Museo
  • Informazioni
  • Toilets
  • Panorama
  • Feste medievali
  • Esibizione arceri
  • Scale