Castello Del Valentino

Castello Piemonte, Torino - Torino

Epoca
XIII Secolo
Visitabile
Si, pagamento
Proprietà
Regione
UNESCO

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Descrizione

Il castello deve la sua forma attuale a Madama Reale, la giovanissima Maria Cristina di Borbone (sposa di Vittorio Amedeo I di Savoia e figlia di Enrico IV, primo re di Francia di ramo borbonico). Proprio alla Francia guarda lo stile di questo splendido palazzo: quattro torri angolari cingono l'edificio a forma di ferro di cavallo, con un'ampia corte a pavimento marmoreo. I tetti con due piani mansardati (solo dei falsi piani) sono tipicamente transalpini e tutto lo stile architettonico riflette i gusti della giovane principessa. I lavori durarono quasi 30 anni, dal 1633 al 1660 su progetti di Carlo e Amedeo di Castellamonte: la duchessa Maria Cristina vi abitò fin dal 1630 ammirando gli affreschi di Isidoro Bianchi di Campione d'Italia e gli stucchi dei suoi figli Pompeo e Francesco. E proprio a lei si deve lo scenico arco di ingresso sulla facciata con lo stemma sabaudo.

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Prezzi ed orari

Come raggiungere

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Storia

L'antico castello fu acquistato da Emanuele Filiberto di Savoia, il duca Testa di Ferro, su consiglio di Andrea Palladio. Questa struttura ospitò nobili famiglie come i Saintmerane, i Cicogna, i Pacelli ed i Calvi, che comprarono sei stanze nel castello.

L'origine del suo nome è incerta. Il primo documento in cui compare il nome Valentinium è del 1275; qualcuno fa risalire il suo nome a san Valentino perché le reliquie di questo santo, martire giovinetto del '200, sono conservate dal 1700 in una teca di cristallo nella chiesa di San Vito (sulla collina prospiciente al Parco del Valentino) qui trasferite in seguito alla distruzione di una chiesetta vicina all'attuale parco. Alcuni studiosi affermano che, in un singolare intreccio di memoria religiosa e mondanità, si soleva un tempo celebrare nel parco fluviale torinese, proprio il 14 febbraio (ora festa degli innamorati) una festa galante in cui ogni dama chiamava Valentino il proprio cavaliere. Nel XIX secolo il castello subì piccoli cambiamenti architettonici e di connessione nel tessuto urbano cittadino, ma venne anche depredato del suo splendido arredo secentesco dai soldati francesi napoleonici.

Seguirono anni di abbandono e di degrado, quando nel 1860 venne scelto per la facoltà di Ingegneria torinese. L'abbandono del castello, però, ne è stato paradossalmente la sua fortuna: alcune infiltrazioni d'acqua hanno rovinato alcuni affreschi ma nel complesso il disinteresse per il palazzo ne ha conservato intatto il patrimonio di fregi e affreschi delle sale, tutti originali del '600. Oggetto di restauri in questi ultimi anni, il Castello sta ritrovando l'antico splendore. Le sale del primo piano vengono riaperte una ad una e ospitano uffici di rappresentanza della Facoltà di Architettura. Il 12 maggio 2007 ha riaperto la splendida sala dello Zodiaco, col suo affresco centrale che raffigura mitologicamente il Fiume Po con le fattezze di Poseidone.

Bibliografia

 http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_del_Valentino

 

Indirizzo: Parco del Valentino, Corso Massimo d' Azeglio

Facilities

  • Museo